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26/10/21 Lorenzo Bedin Blog
Nell’articolo introduttivo sulla piattaforma Cloud di Coretech abbiamo esplorato le caratteristiche strutturali e commerciali dell’offerta. In questa seconda parte ci spostiamo sugli aspetti più pratici e implementativi, che riguardano da vicino coloro che – una volta effettuato l’acquisto – si troveranno ad utilizzare l’infrastruttura.
Una volta dimensionate le proprie istanze grazie al nostro CONFIGURATORE ed effettuato l’acquisto, dal portale 1Stack il partner può iniziare ad operare, attingendo alle risorse assegnate in termini di core, RAM, storage, indirizzi IP etc.
La procedura guidata permette la personalizzazione completa della (o delle) istanze in base alle proprie necessità, infatti una volta assegnate le risorse queste ultime possono essere distribuite a piacimento in base al tipo di risultato che si vuole ottenere. Ad esempio acquistando 10 core, 32 GB di RAM, 500 GB di storage e due indirizzi IP sarà possibile creare due istanze su cui distribuire tale potenza di calcolo.
Il percorso di creazione è guidato passo-passo e prevede anche la scelta di parametri software e di configurazione come il tipo/versione di sistema operativo – Windows, Linux e rispettive varianti – e le credenziali amministrative, oltre al tipo di cablaggio di rete in base: sia con IP privato dietro firewall condiviso, sia direttamente su IP pubblico.
Dopo un tempo di deploy che normalmente impiega qualche minuto, l’istanza risulta attiva e pronta per essere utilizzata. Dall’interfaccia Web di 1Stack è possibile consultare le VPS sia in vista lista, sia entrando nel dettaglio delle singole, in modo da disporre di un rapido colpo d’occhio nel caso si disponga di server multipli. Due icone sono fondamentali in questa fase, quella di stato e quella con l’icona rappresentativa del sistema operativo, oltre naturalmente all’etichetta nominale che è personalizzabile solo a valle della creazione. 1Stack è disegnata per avere tutto sotto controllo, infatti dalla barra laterale si può navigare rapidamente tra le varie categorie (Stellar, 1Backup, Mail, DNS etc.) e rispettive sottocategorie (Stellar – Istanze, Stellar – Network etc.).
La vista dettagliata ci dà un controllo completo sulla macchina, con un riepilogo delle specifiche hardware e l’accesso ai comandi rapidi di start/stop/reboot. Network, sicurezza, backup e stato risorse sono tutti accessibili dalla pagina di dettaglio, oltre alla possibilità di aprire una console diretta verso il sistema operativo per attività di manutenzione e controllo.
Le due schede di maggior utilizzo sono quelle dedicate alla riconfigurazione hardware del cloud server, per aumentare o diminuire CPU, RAM o disco e quella di configurazione del firewall. Tramite quest’ultima il partner può personalizzare le policy di sicurezza IN/OUT del firewall a monte dei propri server, per adattarsi al meglio alle specifiche necessità.
Una volta collegati alla console, oppure tramite RDP all’indirizzo pubblico del server, l’esperienza d’uso da parte dell’utente è del tutto paragonabile a quella di un desktop remoto in rete locale (a patto di disporre di una connessione a Internet adeguata). La reattività complessiva è molto buona già a partire da dotazioni hardware di base (2 CPU + 2 GB di RAM) e migliora proporzionalmente alla quantità di risorse allocate.
Le prestazioni velocistiche e di stabilità dello storage, provvedono inoltre a garantire potenza costante a prescindere dall’utilizzo.
A questo punto l’ambiente è pronto si può procedere alla configurazione lato software al meglio delle proprie esigenze. Allo stesso modo, ad ogni deploy di istanze cloud server, corrisponde l’installazione di un agent 1Backup configurabile liberamente da parte dell’utente, oltre al sistema di backup automatico previsto a monte sulla nostra infrastruttura.