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26/03/18 coretech News
LUGANO - Diverse segnalazioni, raccolte negli scorsi giorni, hanno portato la Polizia Cantonale a segnalare una recrudescenza di truffe dei falsi operatori Microsoft in Ticino. La truffa, inoltre, sarebbe andata a segno in due casi.
La Polizia ricorda che, nel compimento della truffa, la vittima viene contattata telefonicamente da una persona che pretende di essere un impiegato di Microsoft. Questi truffatori parlano di principio un italiano con forte accento straniero, ma si esrpimono anche in inglese.Dicono di risiedere negli Stati Uniti, Inghilterra o Australia e lasciano come contatto un numero telefonico proveniente da uno di questi Paesi.
L'interlocutore, al telefono, sostiene che Microsoft ha ricevuto dei messaggi d'errore dal computer della potenziale vittima che necessitano essere risolti. Lo scopo delle chiamate è quello di convincere l'utente a eseguire delle manipolazioni sul proprio computer, in modo da scaricare codici nocivi, visitare pagine web infettate o procurare un accesso remoto sul sistema Windows. Con questo accesso remoto gli autori hanno poi la possibilità di avere libero accesso al computer dal quale possono copiarne o prelevarne il contenuto.
La scelta delle vittime, per quanto noto agli inquirenti, sembra essere casuale.
La Polizia sottolinea che nessuna società o azienda contatta i propri clienti per risolvere un problema informatico, per chiedere informazioni riservate, quali nome utente e password oppure per poter aver accesso, in remoto, a un computer. A questo proposito si possono trovare maggiori informazioni sul web
https://www.melani.admin.ch/melani/it/home/themen/fake_support.html